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Principi attivi
nn100 ml di soluzione contengono: - Argento vitellinato g 1 - Efedrina cloridrato g 0,9 Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
nnEccipienti
nn- Sodio cloruro - Sodio tiosolfato anidro - Acqua depurata
nnIndicazioni terapeutiche
nnAntisettico e decongestionante nasale.
nnControindicazioni/Effetti indesiderati
nnIpersensibilità ai principi attivi, alle amine simpaticomimetiche in genere o ad uno qualsiasi degli eccipienti, malattie cardiache ed ipertensione arteriosa grave. Glaucoma, ipertrofia prostatica, ipertiroidismo. Non somministrare durante o nelle due settimane successive a terapia con inibitori delle mono- amino-ossidasi (IMAO). Il farmaco è controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni.
nnPosologia
nnAdulti e bambini sopra i 12 anni: 3 gocce in ciascuna narice 2-3 volte al giorno. Si ottengono pure buoni risultati se l’ARGOTONE viene somministrato per aereosol.
nnConservazione
nnConservare nelle ordinarie condizioni ambientali.
nnAvvertenze
nnNei pazienti con malattie cardiovascolari, e specialmente negli ipertesi, l’uso dei decongestionanti nasali deve essere di volta in volta sottoposto al giudizio del medico. Effetti cardiovascolari possono essere osservati con l’impiego di farmaci simpatico mimetici, come Argotone. Vi è qualche evidenza, dai dati post-marketing e dalla letteratura pubblicata, di rari casi di ischemia miocardia in associazione all’impiego di beta agonisti. I pazienti con preesistente patologia cardiaca grave (es. cardiopatia ischemia, aritmia o insufficienza cardiaca grave) che assumono Argotone devono essere avvisati di rivolgersi al medico, se avvertono dolore toracico o altri sintomi di peggioramento della patologia cardiaca. Deve essere posta attenzione alla valutazione di sintomi quali dispnea e dolore al torace, in quanto possono essere sia di origine respiratoria che cardiaca. L’uso protratto di vasocostrittori può alterare la normale funzione della mucosa del naso e dei seni paranasali, inducendo anche assuefazione al farmaco. Il ripetere le applicazioni per lunghi periodi puo’, pertanto, risultare dannoso. Impiegare con cautela nei diabetici e, per il pericolo di ritenzione urinaria, nei soggetti anziani. L’uso, specie se prolungato dei prodotti topici può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione; in tal caso e’ necessario interrompere il trattamento e, se del caso, istituire una terapia idonea. Comunque, in mancanza di una risposta terapeutica completa entro pochi giorni, consultare il medico; in ogni caso, il trattamento non deve essere protratto per oltre una settimana. Attenersi con scrupolo alle dosi consigliate. Il medicinale, se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. Esso va tenuto lontano dalla portata dei bambini.
nnInterazioni
nnL’Efedrina riduce l’emivita plasmatica dei corticosteroidi.
nnEffetti indesiderati
nnIl medicinale può determinare localmente fenomeni di sensibilizzazione o congestione delle mucose di rimbalzo. Specialmente per trattamenti ad alte dosi o prolungati oltre il limite consigliato, l’Efedrina assorbita attraverso le mucose infiammate e la mucosa digestiva può determinare effetti sistemici consistenti, in genere, in tachicardia, ipertensione, cefalea, turbe della minzione, insonnia, irrequietezza.
nnSovradosaggio
nnIn caso di sovradosaggio (es. assunzione accidentale per via orale), può comparire nei bambini depressione centrale e sedazione, ovvero episodi di eccitazione con agitazione, crisi ipertensive e congestione della faccia.
nnGravidanza e allattamento
nnÈ consigliabile non utilizzare il farmaco in gravidanza per periodi prolungati.